Drifting sulla neve, viaggi da rifarsi gli occhi, docce gelate e piscine fantasma, tutto questo è il Marketing Esperienziale!
Migliorare l’atteggiamento del consumatore con il marketing esperienziale
La sua definizione è legata alla modalità particolare con cui il potenziale cliente entra in contatto con il brand, ossia l’esperienza. Un’esperienza concreta e reale che va oltre il prodotto o il servizio che l’azienda vuole pubblicizzare.
Lo scopo del Marketing Esperienziale è quello di trasformare la scelta del cliente da un processo razionale, basato sull’analisi di fattori oggettivi (qualità del prodotto, prezzo, etc.), a un processo che comprenda anche la sfera emotiva. In particolare, il focus sta nel far sì che tutte quelle sensazioni che si provano durante l’esperienza ideata si possano, poi, associare al brand.
Particolarmente interessante è la connessione e l’evoluzione positiva che questa disciplina assume quando viene associata al concetto di divertimento.
Il divertimento è un’esperienza che tutte le persone cercano nel quotidiano per migliorare e rendere più piacevole la propria vita, l’unica difficoltà è che non a tutti piacciono le stesse cose. Attraverso l’organizzazione di eventi esperienziali, però, la targettizzazione del pubblico avviene in modo naturale, in quanto nessuna persona si recherà in un luogo per provare un’esperienza a cui non è interessato!! Quindi l’amplificazione degli effetti del Marketing Esperienziale attraverso il divertimento è garantita.
Marketing Esperienziale esempi di successo
Uno dei settori dove il Marketing esperienziale è stato maggiormente utilizzato è il settore Automotive. Da diversi anni brand come Audi e Bmw offrono l’opportunità di fare delle driving experience uniche portando le loro vetture di serie in contesti che esulano dall’ordinario. Un esempio? Guidare sulla neve, un test drive speciale in cui il cliente può toccare con mano le performance dell’auto e allo stesso momento divertirsi.

Una promozione molto simile ma declinata in un divertimento più soft e meno adrenalinico è stata proposta recentemente da Mercedes, attraverso il programma Hyper Maremma. Si tratta di un tour guidato pensato per godere dei fantastici panorami della regione Toscana apprezzando al contempo tutti i comfort delle “frecce d’argento”. L’associazione emozionale derivante dal mix di natura, paesaggi incontaminati e location deluxe non può che avere delle ripercussioni positive sul prodotto di serie!

Uno dei primi brand al mondo a capire l’importanza del divertimento collegato al Marketing Esperienziale e che l’ho messo al centro delle proprie politiche di sviluppo è la Red Bull.
L’azienda austriaca ha iniziato a realizzare eventi nel 1988, il primo di tutti è stato accompagnato dallo slogan: ”Quando la sofferenza è divertente”. L’evento consisteva nella gara multi-disciplinare più dura di tutte, composta da 4 durissime prove: correre su una montagna, volare, lottare a due ruote su una collina e sfidare le rapide. Decisamente un evento da ricordare! Adrenalinico e … molto divertente, soprattutto per gli spettatori (lol) che si godevano lo spettacolo sorseggiando gli energy drink offerti.
Il tutto brandizzato Red Bull, naturalmente!

Un altro evento divertente ed di grande successo è stato realizzato dalla Sprite (con il supporto dell’agenzia Ogilvy & Mather Brazil).
Durante la torrida estate brasiliana di Rio de Janeiro (con temperature sui 40°C), sulla spiaggia della città è stato installato un sistema di docce fredde a getto abbondante con forma di dispenser della bibita. Quale modo più divertente e rilassante per associare il concetto di freschezza alla bibita?
Marketing esperienziale Fallimenti e mancati successi
Un evento esperienziale decisamente mal riuscito è stato organizzato dalla Jägermeister in Messico. Il progetto prevedeva una piscina che doveva creare un particolare fumo e rendere l’esperienza del bagno emozionalmente suggestiva. Peccato, però, che i consulenti chimici che sono stati chiamati per realizzare questo effetto abbiano sbagliato più di qualcosa nella formulazione.
Il risultato? Diverse persone sono state portate all’ospedale ed alcune anche con conseguenze molto serie … Non proprio una bella promozione!!!

Una mancata esperienza positiva sarebbe, secondo il professor Vittorio Marchis, anche tra le motivazioni che non hanno portato al successo della Perottina (un pc all’avanguardia sviluppato da Olivetti). Infatti, secondo il professore la macchina era troppo seria e non permetteva, a differenza dei personal computer di origine statunitense, di giocare ai primi videogame. Questa mancata esperienza ne ha condizionato le vendite e, di conseguenza, il successo nella nuova era di un’azienda storica come la Olivetti.
Davvero incredibili queste storie, vero?
E tu, hai mai pensato di portare il Divertimento Esperienziale nella promozione della tua attività? Raccontacelo nei commenti.
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