Gestione efficace della newsletter

Gestione efficace della newsletter: come usare automazioni e tag

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In un mondo sempre più digitalizzato, la gestione efficace delle newsletter è diventata un elemento chiave per molte aziende e professionisti, uno strumento prezioso per costruire relazioni autentiche con i tuoi clienti e con chi visita per la prima volta il tuo sito.
Come ti abbiamo raccontato qui, ad oggi ci sono tanti strumenti che permettono di gestire in modo semplice ed efficiente una newsletter. Le funzionalità proposte sono aumentate sempre più nel tempo e, di pari passo, anche i dubbi e le domande nelle persone che vogliono implementarla nella propria strategia di marketing.

Così, in questo articolo andremo a rispondere proprio ad alcune di queste domande, quelle che riceviamo più frequentemente.
Prima di tutto, affronteremo la questione se sia necessario avere un sito web per gestire una newsletter. Poi, esploreremo l’importanza dei tag e della segmentazione degli iscritti, due strumenti fondamentali per personalizzare e ottimizzare le tue comunicazioni. Infine, ti presenteremo i trigger più comuni per gestire le automazioni delle email, un aspetto cruciale per risparmiare tempo e risorse.

Che cosa è necessario avere per inviare una newsletter? Posso creare una newsletter senza sito?

Assolutamente sì. Anzi può essere una buona idea iniziare a raccogliere contatti durante la costruzione del sito così da avere già una piccola community a cui presentarlo una volta pronto.

È raccomandato, però, usare sempre una mail di dominio, quindi non un indirizzo Gmail o Yahoo o altri ma una mail legata al proprio dominio personale, ad esempio la classica info@nomecognome.it

Quindi il sito non è necessario ma avere un proprio dominio è fondamentale.

Questo perché una mail verificata (come lo è appunto una mail legata al proprio dominio) viene più facilmente considerata attendibile e quindi supera i filtri spam di Google e dei principali provider.

Naturalmente nel lungo periodo è sempre altamente consigliato integrare la newsletter nel sito. E questo ci porta alla prossima domanda.

Può una newsletter essere efficace anche senza sito?

La newsletter può essere supportata dai social, così da salvaguardare la tua community ed evitare di perderla in seguito a qualche blocco da parte di Facebook o Instagram (o qualsiasi altro social usi) o per cambi algoritmo.

D’altra parte, però, in questo modo sei in contatto solo con chi già ti conosce. 

Integrare la newsletter nel sito ti permette di portare nella tua community anche chi ancora non ti conosce ma ha trovato il tuo sito in risposta ad una sua ricerca ed ora vorrebbe conoscerti un po’ meglio.

Ed ora passiamo agli aspetti più tecnici.

A cosa servono tag, segmentazione e gruppi in Mailerlite (e altre piattaforme per la gestione newsletter)?

Ogni piattaforma ci da delle opzioni per catalogare gli iscritti alla nostra newsletter. Vediamole insieme.

I gruppi di iscritti alla tua newsletter


Abbiamo i gruppi che possono costituire una prima suddivisione sulla base della quale segmentare ulteriormente i contatti. Si può creare, ad esempio, un gruppo per:
chi si iscrive scaricando uno specifico freebie,
– chi si iscrive dal form generico del sito
chi, invece, si è iscritto acquistando un nostro prodotto o servizio. 

Possiamo anche dare la possibilità all’utente stesso in fase di iscrizione di scegliere a quale gruppo unirsi (es: gruppo interessato alle mail sulla cura dei capelli ricci o, invece, alla cura dei capelli lisci) 

Segmentare gli iscritti alla tua newsletter

Poi, abbiamo i segmenti che raggruppano i contatti sulla base di caratteristiche condivise (di solito fino a 5) o dati relativi alla loro attività (es: da quanto tempo sono iscritti o dove vivono o persino se aprono più spesso le nostre mail da telefono o da pc).

I segmenti possono essere dinamici, ovvero aggiornarsi automaticamente nel momento in cui ci sono nuovi contatti che corrispondono alle condizioni indicate.
In questo modo, puoi, ad esempio, sempre sapere quali tra i tuoi contatti hanno una determinata età e inviare solo a loro le promozioni su specifici prodotti (es: promuovere le creme anti-age solo nel segmento over 40).

Tag per categorizzare gli iscritti alla tua newsletter

I tag, infine, sono delle etichette personalizzabili che possiamo impostare in base alle informazioni che abbiamo sui nostri iscritti. 

Ad esempio, conoscendoli personalmente o magari mediante una passata interazione, sappiamo che quell’utente è interessato ad un nostro percorso specifico piuttosto che ad un altro. Allora a lui invieremo più approfondimenti e promozioni riguardanti quel nostro servizio.

Grazie a questa suddivisione, si può, ad esempio:
– inviare una serie di email specifiche a coloro che hanno partecipato a un webinar,
– offrire un follow-up o un upsell mirato a chi ha acquistato uno specifico percorso,
– inviare un approfondimento relativo ad uno specifico argomento solo a chi ha dichiarato di essere interessato (es: un approfondimento di money mindset solo a chi si è iscritto a quel gruppo e non a chi invece ti segue per sviluppare capacità di pianificazione).

I trigger per le automazioni delle newsletter in Mailerlite

La gestione delle automazioni delle newsletter è un elemento chiave per garantire un’esperienza utente ottimale. Ci sono diversi trigger disponibili, ognuno con la sua specifica funzione: dall’unione a un gruppo specifico, al clic su un link, all’abbandono del carrello, agli acquisti di prodotti o categorie.

Si tratta di azioni importanti che compie un utente e che possono essere utilizzate per creare flussi di comunicazione automatici ma personalizzati

Ci sono trigger che vengono attivati quando un iscritto termina o inizia un’automazione, potrebbe essere, ad esempio, il caso di una flusso di benvenuto da inviare ai nuovi iscritti o un ciclo di lezioni per chi si iscrive ad un percorso via mail.

Altre automazioni possono attivarsi quando un iscritto segna una campagna come spam o quando si disiscrive. In tal modo puoi inviargli un messaggio personalizzato per richiedere, ad esempio, un feedback sul motivo che lo ha spinto ad interrompere le comunicazioni con te

Per quanto riguarda i trigger per e-commerce, sono ovviamente focalizzati sulle azioni compiute da un visitatore all’interno del tuo shop. Ad esempio, se inserisce la propria mail al check-out ma poi non conclude l’acquisto, quando acquista un qualsiasi prodotto o uno in particolare o facente parte di una specifica categoria.
In questo caso l’obiettivo potrebbe essere invogliare la persona a portare a termine l’acquisto, magari con una promozione speciale, condividere con i clienti consigli sull’uso ottimale del prodotto che hanno acquistato e magari suggerire degli accessori per ampliarne le funzionalità e i benefici.

E non dimentichiamo il trigger collegato ad una data specifica, quale ad esempio, il compleanno dell’iscritto. Quale occasione migliore per dimostrargli la tua attenzione e la cura che vuoi dedicargli?

E se consideri che puoi fare in modo che un’automazione si attivi solo quando una persona soddisfa due o più di queste condizioni, le possibilità diventano davvero tante!
Ti è già venuta qualche idea?

Faccelo sapere nei commenti e, se hai bisogno di altri consigli tecnici e pratici sulla gestione della tua newsletter, scrivici!!

Autore

  • Rosaria Losco

    Aiuto piccoli brand ambiziosi a costruire e gestire uno studio digitale in cui far crescere il proprio business e accogliere con soddisfazione nuovi clienti. In pratica, mi prendo cura dei siti web in ogni aspetto, dalla costruzione al posizionamento su Google, dalla revisione dei contenuti all'integrazione dei migliori tools per realizzare le proprie strategie di marketing. A guidarmi nel mio lavoro tanta determinazione, il desiderio di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo e una buona dose di multipotenzialità che mi fa passare con disinvoltura dal codice per il webdesign alle parole per lo storytelling. Quando spengo il mio ultrabook, amo fare decluttering, leggere, sorseggiare tisane calde in giardino e viaggiare in compagnia della mia inseparabile Nikon.

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